ANNO 14 n° 119
Su Viterbopost.it
Quella rivoluzionaria
di Rosina nostra
Una mostra nel chiostro del Santuario
06/09/2016 - 02:00

di Nicola Savino

VITERBO - Corre l'anno 1450 quando papa Niccolò V indice il Giubileo ordinario. E' un'occasione di fede per lucrare l'indulgenza, ma è anche un momento importante dal punto di vista economico. La fastosa corte papale abbisogna di continue iniezioni di danaro per poter andar avanti e continuare a mantenere un elevato tenore di vita. E se Roma ride, Viterbo certamente non piange. Un autentico boom di pellegrini arriva nella cittadina sulla Francigena, attirati dall'ormai diffusissimo culto verso Santa Rosa, la ragazzina che un paio di secoli prima si era opposta all'imperatore Federico II tanto da essere costretta all'esilio insieme a tutta la famiglia. Nel monastero viterbese, nei soli primi tre mesi di Giubileo, incassano dalle elemosine una cifra tra i 4000 e i 5ooo ducati. Una somma enorme: 'Si pensi - spiega la professoressa Eleonora Rava, del Centro Studi Santa Rosa - che un appartamento di un certo livello costava circa 200 ducati. Fatto qualche conto, siamo sull'ordine di un paio di milioni di euro attuali'.

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